lunedì 13 gennaio 2020

ESPERIMENTO PER GENERARE CORRENTE


Costruire un generatore di corrente alternata.
 Un generatore elettrico è uno strumento che trasforma energia meccanica in energia elettrica, il cui principio di funzionamento si basa sul fenomeno dell’induzione elettromagnetica.
Se, tramite la variazione di un campo magnetico, è possibile indurre una corrente in un circuito, la corrente prodotta può anche essere utilizzata, per esempio per accendere una lampadina.
I generatori elettrici impiegati negli impianti per la produzione di elettricità sono strumenti piuttosto complessi, ma il loro principio di funzionamento è molto semplice.
Schematicamente sono costituiti da uno o più avvolgimenti di filo conduttore (bobine), ai quali viene fornita energia meccanica per farli ruotare all’interno di un intenso campo magnetico. L’energia meccanica può essere fornita per esempio da una turbina mossa dall’acqua in un impianto idroelettrico, o dalla combustione in un impianto termoelettrico.
La bobina, libera di ruotare, viene detta rotore, mentre il magnete fisso viene detto statore.

Come funziona:
 la rotazione del magnete genera un campo magnetico variabile, questo determina nell’avvolgimento la generazione di una corrente elettrica in base ad uno dei principi fondamentali dell’elettromagnetismo: “In un conduttore immerso in un campo magnetico variabile si genera una corrente elettrica.”
Per ottenere una tensione più elevata bisogna aumentare il numero di spire dell’avvolgimento.
Cosa serve:
due magneti ceramici cilindrici potenti (almeno 10x10mm),
filo di rame,
una lampadina led,
una bacchetta di metallo (un ferro da maglia o un raggio di ruota di bicicletta, ad esempio),
un pezzetto di plastilina o del mastice,
una cannuccia da bibita (o un vecchio pennarello) e un tubo di plastica (ad esempio un contenitore per rullini o yogurt).