Costruire un
generatore di corrente alternata.
Un generatore elettrico è uno strumento che
trasforma energia meccanica in energia elettrica, il cui principio di
funzionamento si basa sul fenomeno dell’induzione elettromagnetica.
Se, tramite
la variazione di un campo magnetico, è possibile indurre una corrente in un
circuito, la corrente prodotta può anche essere utilizzata, per esempio per
accendere una lampadina.
I generatori
elettrici impiegati negli impianti per la produzione di elettricità sono strumenti
piuttosto complessi, ma il loro principio di funzionamento è molto semplice.
Schematicamente
sono costituiti da uno o più avvolgimenti di filo conduttore (bobine), ai quali
viene fornita energia meccanica per farli ruotare all’interno di un intenso campo
magnetico. L’energia meccanica può essere fornita per esempio da una turbina
mossa dall’acqua in un impianto idroelettrico, o dalla combustione in un
impianto termoelettrico.
La bobina,
libera di ruotare, viene detta rotore, mentre il magnete fisso viene detto
statore.
Come
funziona:
la rotazione del magnete genera un campo magnetico variabile, questo
determina nell’avvolgimento la generazione di una corrente elettrica in base ad
uno dei principi fondamentali dell’elettromagnetismo: “In un conduttore immerso
in un campo magnetico variabile si genera una corrente elettrica.”
Per ottenere
una tensione più elevata bisogna aumentare il numero di spire
dell’avvolgimento.
Cosa serve:
due magneti ceramici cilindrici potenti (almeno 10x10mm),filo di rame,
una lampadina led,
una bacchetta di metallo (un ferro da maglia o un raggio di ruota di bicicletta, ad esempio),
un pezzetto di plastilina o del mastice,
una cannuccia da bibita (o un vecchio pennarello) e un tubo di plastica (ad esempio un contenitore per rullini o yogurt).